Sono lontani i tempi in cui ci addormentavamo beati ovunque i nostri genitori ci mettessero. Il sonno profondo e appagante dell’infanzia permette all’essere umano di crescere e svilupparsi durante i primi anni di vita: lo sviluppo del cervello si completa per la gran parte, circa il 70%, dopo la nascita, e alcune fasi del sonno rivestono un’importanza fondamentale in questo processo. Ma se il sonno di un bambino è sacro, quello di un adulto non lo dovrebbe essere meno.
È risaputo infatti come la carenza di sonno possa portare con sé molti problemi nel lungo periodo, oltre ad avere effetti immediati sulle funzioni cerebrali e la produzione di ormoni. Molte persone sperimentano difficoltà in tutte le fasi del sonno: addormentarsi, mantenere il sonno durante la notte, svegliarsi all’ora giusta e non prima del tempo, alzarsi dal letto alla mattina con sufficiente energia.
Melatonina, l’alleata di Morfeo
Negli ultimi anni se n’è fatto un gran parlare: la melatonina è diventato uno degli integratori più diffusi e utilizzati per migliorare la qualità del sonno. Eppure molti ancora non sanno che la melatonina il nostro corpo la produce in autonomia; per questo motivo possiamo attuare alcuni accorgimenti per favorirne la giusta produzione da parte della ghiandola pineale. Innanzitutto, seguire le orme di Dracula e creare il buio totale in camera da letto.
In condizioni di scarsa luminosità, infatti, la ghiandola pineale incrementa la produzione dell’ormone melatonina. Dire che quest’ultima favorisca il sonno è riduttivo: essa regola il ritmo circadiano del sonno-veglia. Valori normali di melatonina ci aiuteranno dunque a godere di un sonno regolare, e la regolarità è la prima amica dell’energia. Difatti, per sentirsi pieni di energia al mattino occorre anche rispettare i propri ritmi: andare a letto e svegliarsi più o meno sempre alla stessa ora.
Un ambiente ovattato
Certamente, il buon sonno va aiutato. E il buon sonno è ciò che ci permette di ricaricare le energie, fisiche e mentali: i disturbi psicologici e dell’umore sono strettamente legati a una scarsa qualità del sonno.
Il buio è solo uno degli elementi da considerare quando si prepara la stanza per la notte; è importante anche assicurarsi che non ci siano fonti di rumore, che la temperatura della stanza non sia elevata e che ci sia il giusto grado di umidità.
Va da sé che, se non è possibile ottenere queste condizioni, dovremo metterci una pezza: fortunatamente mascherine da notte e tappi per le orecchie sono ormai accessori diffusissimi.
Del resto, se si riesce nell’impresa di dormire in aereo durante un lungo viaggio, adeguare l’ambiente domestico per favorire un sonno ristoratore è decisamente alla portata di tutti.
Disconnettersi prima di dormire
Ultimo elemento che vale la pena considerare per garantirsi una bella dormita: la disconnessione. Almeno un’ora prima di dormire spegnere qualsiasi dispositivo elettronico, in quanto la luce blu proveniente dagli schermi “inganna” la mente, facendole credere che sia ancora giorno e disturbando il ciclo sonno-veglia.
Una mente intenta in pensieri e ragionamenti non ci permetterà facilmente di prendere sonno: il modo migliore per svuotarla? Una breve meditazione prima di coricarsi, per disconnettersi totalmente.